L’esame baropodometrico, o baropodometria, è un’ analisi della postura, eccellente per valutare la pressione con cui il piede appoggia sul suolo ed eventualmente capire come correggere la postura. Inoltre è importante per verificare come il peso corporeo viene scaricato sugli arti inferiori ed esaminare la qualità del passo.
Attraverso questo esame è possibile stabilire se sussistono problemi di postura o deviazioni ortopediche, che compromettono la stabilità e l’equilibrio durante la camminata.
A cosa serve la visita baropodometrica
Solitamente il medico ortopedico o fisiatra prescrive la visita quando il paziente accusa fastidi al sistema muscolo- scheletrico, come lombalgie, dolori alla schiena e ai piedi. Oppure se sospetta problemi derivanti dalle articolazioni.
È un esame utile a rilevare patologie morfologiche del piede, come l’alluce valgo. Ma anche abitudini posturali scorrette che possono causare vari problemi su tutto l’organismo.
L’esame baropodometrico è spesso consigliato ai bambini in età scolare e prescolare che soffrono di problemi di postura. Generalmente in questa fascia d’età ha uno scopo preventivo ma può aiutare ad individuare immediatamente i difetti e rieducare nella camminata, per evitare che sviluppino patologie in età adulta.
Come si svolge la Baropodometria?
Non si tratta di un esame invasivo, il corpo non è esposto a radiazioni e non necessita di nessuna preparazione specifica nei giorni precedenti. Si effettua a piedi nudi, salendo in posizione eretta su una pedana.
Lo strumento è accessoriato di sensori e collegato ad un computer, in grado di rilevare dati utili per verificare se sussistono eventuali problemi di equilibrio e di postura scorretta. Il test dura all’incirca 20 minuti ed è diviso in due parti:
- Analisi statica: per qualche minuto il paziente rimane immobile sulla pedana baropodometrica, che analizza il baricentro, la percentuale di carico sugli arti inferiori in base al peso corporeo, la superficie d’appoggio e la relativa pressione;
- Analisi dinamica: il paziente cammina più volte sulla pedana, al fine di rilevare l’appoggio della pianta, lo spostamento del peso corporeo ed i tempi di carico.
- In alcuni casi, specialmente in fase di riabilitazione post- traumatica, può essere richiesta anche una stabilometria che si effettua sempre con l’utilizzo della pedana baropodometrica.
L’utilizzo quotidiano di plantari ortopedici porta enormi benefici nei pazienti che hanno problemi a deambulare. Il plantare supporta il piede e lo aiuta ad appoggiare correttamente la pianta a terra, ristabilendo quindi l’equilibrio e limitando il sovraccarico delle articolazioni.
Inoltre i plantari sono consigliati in casi di disturbi posturali come la cervicale, il mal di schiena e la scoliosi per attenuare i piccoli traumi da impatto che si ripercuotono su tutto il corpo quando il piede appoggia al suolo in maniera scorretta.
A volte la terapia è accompagnata dall’uso di un bite dentale, per risistemare anche l’articolazione temporo mandibolare spesso responsabile di vertigini, squilibri e altri spiacevoli sintomi.